Da giugno assistiamo alle solite performance dell’amministrazione, che si sono evolute, fino ad arrivare al 5 agosto quando è stata malamente copiata la proposta del Pd di adottare il razionamento a giorni alterni.

Nonostante i numerosi inviti e suggerimenti del nostro partito, portati avanti con l’obiettivo di collaborare per offrire un servizio ai cittadini assetati, l’amministrazione continua a rifiutare qualsiasi confronto, limitandosi ad indire conferenze stampa che si tramutano in monologhi del Sindaco che parla dell’emergenza idrica senza troppa convinzione, come se il copione che interpreta non fosse il suo.

Intanto l’emergenza idrica non diminuisce, anzi. Ma poi, perché chiamare “emergenza” – definizione straordinaria ed occasionale – una condizione che annualmente si ripete e si affronta sempre in ritardo, senza che si sia mai giocato d’anticipo, con manutenzioni preventive e interventi mirati a limitarla? La realtà è sotto gli occhi di tutti, tranne di qualche giornale che spettacolarizza la “emergenza”, come fosse un concerto a Piazza Duomo, limitandosi ad enfatizzare i propositi dell’amministrazione, descrivendoli come già fossero realizzati.

Il razionamento, così come congegnato da questa settimana dall’amministrazione, sembra aggiungersi ad una gestione fallimentare dell’emergenza idrica, che evidentemente non ha insegnato nulla. Lo testimoniano le segnalazioni che mi sono pervenute dalla “Zona A” e precisamente dalle vie Lanzetta, Andria, Setaioli, Osservatorio, solo per citarne alcune, e oggi dalla Zona B, che lamentano la mancata o ridotta erogazione. Come se non bastasse, la pressione rilevata è sempre così bassa che non consente ai serbatoi collocati nelle terrazze di riempirsi.

Da non trascurare, infine, che sarebbe stato molto, ma molto utile disporre oggi della mappatura della rete idrica cittadina, per poter intervenire in maniera mirata sulle tantissime perdite (55%) delle vecchie tubature. Ed è per questo che oggi non si sa dove va l’acqua e si continuano a registrare gravi anche nel razionamento idrico.

Alcuni anni fa, quando qualcuno in Amam sollevò la necessità di mappare la rete idrica cittadina – tant’è che l’azienda si dotò persino del software necessario – un soggetto ai vertici della stessa Partecipata sostenne che non fosse indispensabile e quindi non se ne fece nulla. Lo stesso soggetto oggi guida la macchina dell’emergenza idrica….

 

Renato Coletta

Consigliere IV circoscrizione