La sottoscritta consigliera comunale Antonia Russo, del gruppo consiliare del Partito Democratico, ed i sottoscritti consiglieri del Partito democratico della IV Circoscrizione Cristina Costanzo Renato Coletta.

Premesso che:
– non convincono le risultanze del tavolo tecnico del 30 ottobre presieduto dal Sindaco Basile per “discutere delle attività svolte e concertare le azioni in progress al fine di contemperare nel migliore dei modi le ragioni di sicurezza pubblica e tutela del patrimonio arboreo cittadino”.
– non convince la solita strategia comunicativa di mischiare confusamente più argomenti, fornendo dati senza riscontro da parte del dipartimento comunale competente, che peraltro risulta agli scriventi non essere stato invitato al suddetto tavolo tecnico. Così come non è avvenuto nessun coinvolgimento delle municipalità interessate per concordare programmazione e organizzazione dei lavori, così come invece imposto dal regolamento sul decentramento. Con risultati che – a parere di chi scrive – sono sotto gli occhi di tutti i cittadini.
Premesso quanto sopra,
Visti lo Statuto del Comune di Messina ed il Regolamento del Consiglio Comunale in vigore, gli scriventi
INTERROGANO IL SINDACO DI MESSINA E L’ASSESSORE AL RAMO SUI SEGUENTI PUNTI:

1. Per quale motivo Messina Servizi ha avviato le analisi di stabilità dopo due anni dall’affidamento del verde urbano, visto che le problematiche della Circonvallazione sono note da decenni, tant’è che annualmente si schiantano uno o due pini e che nel 2020 queste criticità erano state segnalate a seguito di precedenti prove di trazione?

2. I cosiddetti 9 alberi di pino considerati da sostituire sono diventati pericolosi solo di recente o hanno rappresentato un vero e proprio pericolo da diversi anni a questa parte, oppure la Partecipata ha sottovalutato negli anni questa problematica?

3. Se la percentuale di mortalità ammessa nel verde urbano, cosiddetta fallanza, è normalmente del 10% e i 118 alberelli sono stati coltivati all’aperto e non in serra, come affermato, è mai possibile dichiarare normale il disseccamento di quasi il 17% delle alberature piantumate con fondi pubblici?

4. Le somme di denaro pubblico spese per verificare la stabilità dei pini sono a carico del bilancio comunale o rientrano in finanziamenti comunitari?

5. A quanto ammonta: a) il numero ed il costo per la messa a dimora dei 711 alberelli, comprensivo di opere accessorie previste ed il costo per l’acquisto; b) il costo e l’installazione dei tutori da 4 centimetri, rilevatisi completamente inadeguati a proteggere gli alberelli; c) il numero e il costo per l’installazione dei tutori da 6 centimetri, utilizzati in sostituzione di quelli da 4 cm, evidentemente non adeguati in quanto meno resistenti agli urti?

6. Sia l’amministrazione comunale che MessinaServizi, in relazione ai lavori di manutenzione del verde urbano, rispettano l’art. 18, commi 2 e 5 del regolamento sul decentramento, che statuisce “di concordare con le singole Municipalità la programmazione e l’organizzazione dei servizi che hanno ricaduta nel territorio delle municipalità”?

7. E’ vero o meno che “lo stress o shock da trapianto” è sofferto da tutte le piante successivamente al trapianto e viene superato con irrigazioni e concimazioni nell’arco di pochi giorni? Oppure è vero che i disseccamenti registrati a distanza di mesi, devono essere imputati ad altre cause rispetto a presunti shock o stress subiti, più che alle piante stesse?
In attesa di cortese riscontro, nei modi e termini regolamentari, si porgono distinti saluti.
Messina 2 novembre 2023

La consigliera comunale Antonia Russo
La consigliera circoscrizionale Cristina Costanzo                                                                                                                          Il consigliere circoscrizionale Renato Coletta