Venerdì 12 agosto un altro sprofondamento, l’ennesimo e sempre all’inizio di via del Pozzo, a causa del cedimento di un cunettone delle acque piovane e si interviene oggi, a distanza di 5 giorni, fra le proteste dei residenti di fondo Galletta.

 

Macchina sprofondata nell'avvallamento

A dire il vero il 12 agosto era prontamente intervenuta Amam, anche se gli impianti di smaltimento delle acque piovane sono inspiegabilmente rimasti di competenza del Comune. Un’ assurdità, considerato che per ottimizzare costi e rapidità di interventi, si dovrebbe uniformare la gestione di tutte le reti idriche, fognarie ed acquea piovane.

 

Già venerdì avevo proposto all’amministrazione la realizzazione di una rampa emergenziale a lato dello scavo che consentisse l’accesso a senso unico di via del Pozzo, evitando di isolare quasi completamente un quartiere con 3mila abitanti, senza considerare le eventuali difficoltà per i mezzi di soccorso.

Purtroppo questo è uno dei tanti casi che dimostra l’incapacità dell’amministrazione comunale, aldilà dei continui proclami da campagna elettorale, di dotarsi in quattro anni di una organizzazione della manutenzione dei servizi pubblici essenziali efficiente e rapido. La disorganizzazione regna sovrana, strade e marciapiedi del centro cittadino sono pieni di avvallamenti, continue perdite di reti idriche e fognarie ridotte ad un colabrodo che creano voragini e prolungati transennamenti. Si interviene quasi sempre con grande ritardo e spesso così male da richiedere ulteriori riparazioni, con nel caso di via del Pozzo, ma potremmo parlare di tutta la città. Lo scorso mandato ero stato il proponente di una del ibera che richiedeva il rifacimento di tutti gli impianti idrico-fognari del popoloso quartiere ma l’amministrazione comunale non prese in considerazione la richiesta.

Fondo Galletta resta un quartiere “colabrodo” con tutti i sottoservizi vetusti o danneggiati e dove annualmente si registrano parecchi interventi di manutenzione e proprio per questo recentemente ho effettuato dei sopralluoghi con i tecnici Amam, per valutare la necessità di un intervento definitivo.
L’amministrazione comunale non ha più alibi ed anche se in continua campagna elettorale da ormai quattro anni a questa parte, non può continuare a sabotare l’applicazione di un decentramento che consentirebbe alle circoscrizioni una gestione dei servizi pubblici essenziali sicuramente più efficiente e rapida rispetto a quella disastrosa che la città continua a subire.

                                                                

Consigliere IV Municipalità Renato Coletta